Yoga: un rituale per ricominciare insieme nella fiducia
Lo Yoga ci insegna a eseguire riti quotidiani, questo perché ripetere giornalmente una specifica tecnica yogica rinforza la pratica e favorisce un progresso costante e continuo.
Questi rituali sono però utili anche nella vita quotidiana, per portare una particolare energia alla giornata.
Durante le lezioni e i seminari di approfondimento presento spesso semplici e brevi tecniche che le allieve possono “portare a casa” e creare un proprio rito personale.
La ripetizione per un certo periodo di tempo è poi fondamentale per assorbirne tutti gli effetti e ottenere i massimi benefici.
Durante uno degli ultimi incontri dal vivo, mi è stata posta una domanda molto interessante.
Da questa richiesta è nata la semplice ma potentissima sequenza che vi spiego sotto,
utile per donare fiducia e forza ad un gruppo, e particolarmente adatta a bambini e anziani
A lezione avevo mostrato un semplice Mudra (i gesti sacri), da ripetere per 40 giorni mattino e sera per circa 2 minuti, che aiuta a calmare le fluttuazioni della mente e ridurre gli sbalzi d’umore.
Un’allieva, maestra elementare, mi ha chiesto se poteva utilizzare questo rito con i suoi piccoli allievi, che tornano in questi giorni alla scuola primaria dopo diversi mesi di lockdown.
Il suo intento era trovare un semplice rituale da ripetere a inizio e fine lezione, per dare fiducia e comunicare che, anche se a distanza, tutti insieme possono fare tanto.
Non ho ritenuto la tecnica appena spiegata come la più opportuna, e poiché erano presenti altre allieve anch’esse insegnanti, ho chiesto loro aiuto per creare insieme ad una pratica ad hoc.
I gesti delle mani mi sono sembrati i più adatti all’occorrenza, perché si possono praticare anche da seduti e non occorre un grande spazio attorno.
Dapprima abbiamo pensato a Anjali mudra, conosciuto anche come il gesto della preghiera, (anche detto Atmanjali Mudra o Pranamasana).
Questo Mudra si effettua con le mani giunte davanti al petto ed è il segno di saluto indiano, simbolo di unione spesso associato alla parola Namasté. E’ però anche un gesto associato alla preghiera cristiana e quindi legato ad una particolare religione.
Alcuni allievi non appartengono alla religione cattolica e il Mudra con le mani giunte al petto avrebbe potuto essere mal interpretato. Non potevamo quindi utilizzare questo Mudra,
“i gesti per ricominciare insieme nella fiducia”.
Maestra e allievi possono eseguire questo piccolo rito ognuno dal proprio banco, tutti insieme e con l’intenzione (Sankalpa) di portare una bella energia di forza e fiducia a sé e al gruppo.
Ecco la sequenza, composta da tre semplici gesti
Il primo gesto si esegue portando le mani sul cuore, una sull’altra.
Si rimane così per qualche istante, sorridendo, chiudendo gli occhi e respirando in modo dolce e naturale.
Questo gesto simboleggia un momento di raccoglimento e coraggio verso sé e di fiducia verso il mondo.
Il secondo gesto si esegue aprendo le mani e portandole verso l’esterno e quindi rivolgendole al gruppo.
Si rimane così per qualche istante, sorridendo, chiudendo gli occhi e respirando in modo dolce e naturale.
Questo movimento rappresenta la propria apertura verso l’esterno, il gruppo e le attività in arrivo, a cui ci si prepara con entusiasmo ed energia.
Il terzo ed ultimo gesto si esegue battendo i palmi delle mani uno contro l’altro, come in un applauso.
Eseguendo questo movimento maestra e bimbi sorridono e si guardano negli occhi un con l’altro.
Con questo gesto vitalità, entusiasmo ed energia si espandono in tutta la classe e arrivano a tutti, anche attraverso il suono del battito di un palmo con l’altro. Le attività possono iniziare!
Al termine delle lezioni la maestra farà ripetere la sequenza in verso contrario
Prima il battito delle mani: tutti comunicano la propria felicità per il buon lavoro fatto.
Secondo il gesto con le mani aperte: per ringraziare la maestra e il gruppo di aver creato un’energia comune.
Terzo, le mani tornano sul petto un sull’altra, occhi chiusi e sorriso per due o tre respiri: il bimbo (e la maestra) ritorna a concentrarsi all’interno, portando con sé forza e coraggio che il gruppo ha curato e fatto crescere.
Infine, ultimo gesto a concludere la sequenza di saluto, ogni bimbo si dà un abbraccio, immaginando con questa stretta di abbracciare tutta la classe.
Un rito semplice ma potente, da eseguire tutti i giorni,
al momento dell’arrivo della maestra e ripetuto in verso contrario al momento del saluto.
Anziani e bimbi per primi, perché soggetti più delicati e bisognosi, ma tutti possiamo beneficiarne!
Marcella
Marcella Barrilà
Maestra di Yoga
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