Una storiella Zen per comprendere l’equanimità

Equanimità
Una storiella Zen che ci fa comprendere questa qualità.

In Corea, in un periodo di guerra civile, un generale condusse le proprie truppe di provincia per provincia, sbaragliando chiunque tentasse di arrestare la sua avanzata.
La gente di una città, conoscendo i resoconti della sua crudeltà, quando seppe che si stava avvicinando decise di fuggire in massa sulle montagne.
Quando il generale raggiunse la città abbandonata mandò le proprie truppe a setacciarla. Alcuni soldati tornarono da lui riferendo che era rimasta una sola persona, un monaco Zen.
Il generale, allora, si avviò a grandi passi verso il tempio, vi entrò, sguainò la spada e disse: “Non sai chi sono io? Io sono uno che ti può trafiggere senza batter ciglio!
Il maestro Zen si voltò e, quitamente, rispose: ” E io, signore, sono uno che si può far trafiggere senza batter ciglio!
Il generale, udite queste parole, s’inchinò e se ne andò.

Equanimità è una facoltà che la meditazione ci aiuta a raggiungere, dona serenità e imparzialità nell’assumere una posizione o nel pronunciare un giudizio qualsiasi cosa accada.

Namasté 🙏
Marcella 😊

Marcella Barillà

Marcella Barrilà

Maestra di Yoga
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