Il 21 giugno, solstizio d’estate, è la data scelta dalle Nazioni Unite per celebrare la Giornata Internazionale dello Yoga.
Il giorno più lungo e la notte più corta dell’anno, non poteva che essere questo il momento dedicato allo Yoga: infatti la luce solare è considerata dai Maestri il primo nutrimenti di vita, la fonte massima di prana, che ci arriva dal Macrocosmo.
Le parole del Maestro Tirumalai Krishnamacharya, “lo Yoga è il più grande dono dell’India al Mondo“, sono state così accolte e celebrate da tutti.
Yoga significa unione, di mente e corpo, pensiero e azione, moderazione e appagamento, tra uomo e natura, tra il singolo individuo (microcosmo) e l’infinito (macrocosmo).
Questo insegnamento dovrebbe spingere l’uomo ad un maggior rispetto di tutto ciò che lo circonda e del nostro Pianeta, che ci ospita e ci sostiene.
Nella tradizione antica dello Yoga sembra che Shiva abbia iniziato la trasmissione dei propri insegnamenti come Guru proprio nel giorno del solstizio d’estate.
Anche quest’anno il 21 giugno ritorna la giornata dello Yoga e il Mondo intero è invitato ad unirsi nella vibrazione di un unico OM.
Nel giorno del Solstizio d’estate, o durante la notte precedente, in cui esotericamente il sole e la luna si uniscono così come le polarità maschile e femminile si completano, possiamo praticare, alla luce del sole o delle candele, questo millenario e prezioso dono che l’umanità ha ricevuto.
Se decidi di celebrare di giorno, Surya Namaskara, il Saluto al Sole, è sicuramente la pratica perfetta per questa occasione.
Se invece preferisci praticare alla luce della luna, l’ideale è sicuramente Chandra Namaskara, il Saluto alla Luna.
Qui puoi trovare le due sequenze, nella loro versione più adatta a questo periodo dell’anno secondo lo Yoga su Misura.
Marcella Barrilà
Maestra di Yoga
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